giovedì 21 marzo 2013

TURISTI DEL TEMPO: in piazza si decolla!

A seguire, un altro estretto da "I turisti del tempo: Roma nascosta!"

A cavallo tra il 1700 e il 1800, la ghigliottina, invenzione tutta francese, era diventata mooolto di moda anche in Italia. A Roma, Gianbattista Bugatti era diventato un maestro nell'utilizzarla (non che ci volesse molto...) e, con il soprannome di Mastro Titta e 516 esecuzioni capitali tra il 1796 e il 1864, divenne il più famigerato boia di tutti i tempi. Le esecuzioni avvenivano in Piazza del Popolo e, nota ancora più dolente, erano una vera attrattiva per la maggior parte della cittadinanza...









...c'è da dire che, nel momento in cui il condannato a morte veniva decollato, i genitori davano uno scappellotto ai propri figli presenti all'esecuzione, affinchè si ricordassero di come si finisce se non si riga dritto.


lunedì 11 marzo 2013

TURISTI DEL TEMPO: condominio Colosseo!

Ce lo sapevate che, nel medioevo, molte persone avevano preso casa all'interno del Colosseo? Ahò, che sto qua a raccontà frescacce?!? 
Recenti scavi al suo interno, condotti dall'università di Roma, hanno riportato alla luce resti inequivocabili di abitazioni domestiche e non solo: c'era pure chi svolgeva attività commerciali come la vendita di pietre e marmi, che, asportati direttamente dall' anfiteatro, venivano ivi venduti... come dire, dal produttore al consumatore! Non pochi palazzi rinascimentali di Roma sono stati edificati e abbelliti con parti di questo monumento. Per non parlare del ritrovamento di vasche per la fermentazione del vino: magari, c'era pure un'osteria!

Comunque, che ci crediate o no, qui di seguito potete farvi un'idea di come se la vivevano a quei tempi...










...e poi li chiamano secoli bui! tzè!



lunedì 4 marzo 2013

TURISTI DEL TEMPO: i berberi al galoppo!

I berberi erano cavalli provenienti dal Nord Africa (anticamente denominato Barberia) con i quali, durante il carnevale romano, si era soliti ingaggiare atroci corse lungo Via del Corso, proprio per questo chiamata così. La pratica consisteva nel lanciare i cavalli al galoppo ma senza alcun fantino: le povere bestie, infatti, erano spronate unicamente da palle di pece con spilli, attaccate al loro dorso.

Di seguito bozze e definitivi dei due momenti della gara:


                        la Mossa (partenza). 












 P.s.: sulla sinistra, di quinta, un dragone pontificio.




                         La Ripresa (arrivo).







...e questo è tutto!